Carissimi soci, carissime socie,
ieri sono state chiuse e ritirate le liste dei candidati alla direzione del CVC per la stagione 2016-2018. In queste liste io non ci sono, non mi sono ovvero candidato a proseguire l’azione di rinnovamento iniziata 6 anni fa.
I sempre più pressanti impegni di lavoro, che come alcuni sanno mi portano frequentemente all’estero, mi hanno portato a questa in qualche modo dolorosa scelta.
Lascio la gestione di un CVC in cui sono fiero di aver contribuito a tracciare - negli anni - importanti linee guida: per la gestione della scuola vela e del settore derive prima, dell’intera associazione poi.
Lascio un CVC solido pur in un momento cruciale ma avendo predisposto già molto del materiale necessario a chi mi succederà. Molte sono le sfide iniziate e che mi auguro vengano portate a compimento dai nuovi candidati.
Esse riguardano:
1. Il polo nautico: un’entità tanto indispensabile quanto difficilmente gestibile, sembra essere arrivato vicino alla regolarizzazione in base a quel che dice il sindaco Brugnaro e la vicesindaco Colle.
2. I rapporti con le associazioni confinanti: sono, seppur nella lentezza decisionale, stati buoni e fruttiferi svincolando il CNS dalla morsa del gasolio (che vanificava tantissime risorse economiche) e facendo finalmente scelte gestionali nella direzione di una organizzazione più snella, condivisa, ottimizzata.
3. Il CVC: si trova ora davanti alla necessità di una profonda riorganizzazione interna emersa a seguito di un audit specializzato che dovrebbe – se il prossimo consiglio continuerà nell’azione intrapresa dal presente organo direzionale - coinvolgere tutte le figure che fino ad oggi hanno contribuito alla crescita dell’associazione e conferirle maggiore stabilità.
Un’associazione che nel tempo ha saputo declinare fino a 30 eventi all’anno per 400 soci nella più totale volontarietà dei suoi dirigenti e collaboratori, ha bisogno ora di una struttura più solida, definita ed organizzata per crescere o per continuare a mantenere attive la moltitudine di iniziative che ha fin qui portato avanti: iniziative nel sociale, culturali, sportive, dilettantistiche, turistiche…iniziative nate dalla declinazione di ogni sfaccettatura di quel bellissimo articolo 2 del nostro statuto che non mi stancherò mai di leggere e suggerire come lettura.
Tengo a ringraziare:
• tutti coloro che negli anni mi hanno seguito, votato, supportato, consigliato, aiutato e financo criticato.
• tutti i consiglieri del presente consiglio per l’enorme lavoro fatto in tutti i settori (tesoreria, base nautica, eventi, scuola, derive, vela al terzo, segreteria). Li ringrazio per le tantissime ore spese per tentare di conoscere i problemi, risolverli, proporre nuove linee guida armoniche e coerenti con una visione di insieme ed aver promosso sempre l’aggregazione, l’apertura a nuove sfide, il coinvolgimento dei soci con una presenza a terra ed in acqua mai vista prima.
• i tantissimi corsisti cui ho cercato di trasmettere la mia passione e a cui ho tentato di trasferire quanto appreso dai miei maestri tra cui i compianti Francesco Cico Ferruzzi che mi manca tantissimo e Nino Zorzetto. • tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di importanti traguardi di Velalonga e Velaraid (vetrine di pregio del nostro CVC e braccia aperte verso l’estero e l’intera penisola) che a fronte di un enorme sforzo gestionale hanno costruito qualcosa che, come contropartita alle fatiche, ha visto i sorrisi ed il passaparola delle decine di partecipanti che le hanno trasformate in eventi di riferimento nel panorama nazionale ed internazionale.
A voi tutti cari soci il mio più sincero grazie per questa navigazione lunga sei anni: è stata un’esperienza ricca di emozioni, soddisfazioni ed incontri che hanno dato un senso a quel che da fuori può sembrare una pazzia anacronistica chiamata associazionismo.
Buon vento!
Marco D’Alba